Middle East Quarterly

Spring 2009

Volume 16: Number 2

I Delitti d’Onore sono semplicemente Violenza domestica?

Il 12 febbraio 2009, Muzzammil Hassan ha informato la polizia che aveva decapitato sua moglie. Hassan è emigrato negli Stati Uniti 30 anni fa, e dopo aver svolto una carriera bancaria di successo, ha fondato la Bridges TV, una rete di interesse islamico il cui scopo, secondo il suo website, è di “promuovere una più grande comprensione fra le molte culture e le diverse popolazioni”. L’avvocato del distretto di Erie County, Frank A. Sedita III ha detto a The Buffalo News che “questa è la peggior forma di violenza domestica possibile”, e Khalid Qazi, presidente del Muslim Public Affairs Council (Concilio Islamico di Affari Pubblici) di New York occidentale, ha detto al New York Post che l’Islam proibisce una simile violenza domestica. Mentre le organizzazioni che parlano per gli islamici opinano che i delitti d’onore sono qualcosa di fuorviante che stigmatizza gli islamici per ciò che è semplicemente violenza domestica, un problema che non ha nulla a che fare con la religione, Phyllis Chesler, che ha appena completato uno studio su più di 50 casi di delitti d’onore nordamericani, dice che le prove suggeriscono altrimenti. – Gli Editori

Ad Amina Said (sx), 18 anni, e a sua sorella Sarah, 17 anni, è stato sparato a morte dal loro padre Yaser presso la loro casa di Irvin, Texas, a gennaio 2008. Said era contrariato per i “modi occidentali” delle sue figlie ed è stato assistito da sua moglie, la madre delle ragazze. Le vittime di delitti d’onore sono largamente figlie adolescenti o giovani donne. Diversamente dall’ordinaria violenza domestica, i delitti d’onore spesso coinvolgono molteplici membri della famiglia, quali perpetratori.

Quando un marito uccide la moglie o un padre una figlia negli Stati Uniti o in Canada, si tende a parlare di violenza domestica. Un omicidio è un omicidio: la religione è irrilevante. Ma i delitti d’onore sono qualcosa di diverso dal picchiare la moglie o dall’abuso sui figli. L’analisi di più di cinquanta delitti d’onore mostrano che differiscono in modo significativo da atti di comune violenza domestica .[1] L’argomentazione più frequente delle organizzazioni islamiche in merito ai delitti d’onore è che questi hanno nulla a che fare con l’Islam, e che è discriminante differenziare fra delitti d’onore e violenza domestica.

Contesto e Negazione

Le famiglie che uccidono per motivi d’onore le loro ragazze e donne, lo fanno perché queste ultime rifiutano di coprire i loro capelli, i loro volti, o i loro corpi, o imitano il comportamento della loro servitù domestica, si truccano o indossano abiti occidentali, si scelgono amici appartenenti ad un’altra religione, escono con dei ragazzi, cercano di andare avanti negli studi, rifiutano un matrimonio combinato, cercano il divorzio da un marito violento, si sposano in contraddizione con i desideri genitoriali, o si comportano in modo considerato indipendente, che può consistere nel guidare un’auto oppure passare un periodo di tempo o vivere lontano da casa o dalla famiglia. I fondamentalisti di tante religioni dovrebbero aspettarsi che le loro donne rispettino qualcuna delle loro aspettative, ma non tutte. Ma quando le donne ebree, cristiane, buddhiste evitano di assecondare le aspettative, esse sono evitate piuttosto che uccise. Gli islamici, invece, le uccidono per motivi d’onore, come fanno -anche se in modo meno esteso- gli induisti e i sikh.

Il United Nations Population Fund (Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione) stima che 5'000 donne vengono uccise ogni anno per aver disonorate le loro famiglie.[2] Questa può essere una sottostima. Aamir Latif, un corrispondente per il website islamista Islam Online che scrive frequentemente sulla questione, ha riportato che nel 2007, nella sola provincia pakistana del Punjab, ci sono stati 1'261 omicidi d’onore.[3] La Aurat Foundation, un’organizzazione pakistana non-governativa, focalizzata sul rafforzamento delle donne, ha trovato che il tasso dei delitti d’onore si stava rivelando sulle centinaia, nel 2008. [4]

Ci sono molto pochi studi sul delitto d’onore, comunque, poiché il motivo per simili delitti è il ripulire un presunto disonore, e le famiglie non desiderano portare ulteriore attenzione sulla loro vergogna, esse non co-operano nelle ricerche. Spesso, esse negano i crimini d’onore completamente, e dicono che la vittima è semplicemente andata dispersa, o che si è suicidata. Ciò nonostante, i crimini d’onore sono sempre più visibili nei media. La polizia, i politici e le attiviste femministe in Europa, ed in alcuni Paesi islamici, stanno iniziando a trattarli come serio problema sociale. [5]

La volontà di affrontare il delitto d’onore, comunque, non si estende a molti gruppi che curano gli interessi islamici, in Nord America. I ben pubblicizzati dinieghi da parte di gruppi per gli interessi islamici, basati negli Stati uniti, sono ironici considerato il dibattito in Medio Oriente. Mentre l’establishment religioso in Giordania, per esempio, dice che i delitti d’onore sono una reliquia della cultura araba pre-islamica, i gruppi della Fratellanza Musulmana in Giordania hanno pubblicamente discordato sul fatto di mettere in dubbio l’imperativo religioso islamico di proteggere l’onore.[6]

Yotam Feldner, un ricercatore presso il Middle East Media Research Institute (Istituto di Ricerca dei Media del Medio Oriente), cita uno psichiatra a Gaza che descrive la cultura del delitto d’onore come una in cui un uomo che si trattenesse dal “lavare la vergogna con il sangue” sarebbe un “codardo che non merita di vivere … e meno di un uomo”. Perciò, non è sorprendente che il codice penale giordano sia piuttosto blando verso gli omicidi per onore. Mentre il delitto d’onroe può essere un costume che ha origine nel passato pre-islamico, pagano, le interpretazioni islamiste della legge prevalgono. Come la mette giù Feldner: “Alcuni importanti scolari islamici in Giordania sono persino andati oltre, dichiarando i crimini d’onore un imperativo islamico che deriva dai “valori di virilità sostenuti dall’Islam”.”[7]

Le organizzazioni di supporto islamico, comunque, opinano che simili delitti non hanno niente a che vedere con l’Islam o con gli islamici, e che la violenza domestica si presenta attraverso tutte le fedi, e che la frase “delitto d’onore” stigmatizza gli islamici il cui comportamento non è differente da quello dei non-islamici. Per esempio, in risposta ad un ben pubblicizzato delitto d’onore del 2000, SoundVision.com, un sito d’informazione e prodotti islamici, ha pubblicato un articolo che opinava:

Quattro altre donne sono state uccise a Chicago lo stesso mese …. Erano bianche, afro-americane, ispaniche, e asiatiche …. L’Islam non è responsabile per la morte (della donna islamica). Nemmeno lo è la Cristianità per le morti delle altre donne.[8]

Nel 2007, dopo che Aqsa Parvez è stata ammazzata da suo padre a Toronto per non indossare l’hijab (un copricapo), Sheila Musaji ha scritto nell’American Muslim, “Sebbene sia certamente un caso di violenza domestica … i delitti d’"onore” non sono solo un problema islamico, e non c’è alcun “onore” coinvolto.”[9] Mohammed Elmasry, del Canadian Islamic Congress (Congresso Islamico Canadese), ha pure negato il problema. “Non voglio che il pubblico pensi che questa sia una questione islamica o una relativa agli immigrati. È una questione adolescenziale”, ha detto. [10]

E proprio, il diniego è diffuso. Nel 1008, dopo che Kandeela Sandal è stata ammazzata per onore da suo padre ad Atalanta perché voleva un divorzio, Ajay Nair, decano associato degli affari multiculturali presso la Columbia University, ha detto ai media che “la maggior parte delle comunità sud asiatiche negli Stati Uniti” godono di “meravigliose” relazioni in seno alle loro famiglie e”, ha detto “non è un problema rampante fra le comunità sud asiatiche. Ciò che è un problema, pernso, è la violenza domestica, e questa avviene in tutte le comunità”.[11] Ad ottobre 2008, Mustafaa Carroll, direttore esecutivo del ramo di Dallas del Council of American-Islamic Relations (Concilio delle Relazioni Islamo-Americane, CAIR), ha negato una qualsiasi connessione islamica con un prominente delitto d’onore di Dallas, così definito dall’FBI, opinando: “Per quanto ci concerne, finché il motivo non viene dimostrato in un tribunale legale, questo è (solo) un omicidio.” Ha continuato: “Noi (islamici) non gestiamo il mercato dei mariti gelosi … o della violenza domestica …. Questa non è cultura islamica.”[12]

Lo studio dei casi suggerisce altrimenti.

Violenza domestica verso Delitti d’Onore

La violenza domestica è un problema significante negli Stati Uniti. Fra il 1989 e il 2004, 21'124 donne sono morte per mano di un intimo; 8'997 uomini sono morti per violenza domestica nello stesso periodo. [13] Poiché il Dipartimento di Giustizia statunitense non cataloga l’età della vittima o dell’omicida, il contesto etnico, o lo statuto d’immigrato, non è possibile sapere in che proporzione questi delitti sono relativi all’onore.

Unni Wikan, un antropologo e professore presso l’università di Oslo, definisce i delitti d’onore quali “un omicidio condotto quale commissione da parte della famiglia estesa, per ristabilire l’onore dopo che la famiglia è stata disonorata. Come regola, la causa basilare è un pettegolezzo per il quale un qualsiasi membro femminile delle famiglia si sarebbe comportato in modo immorale.”[14] Mentrei delitti d’onore sono solo una minoranza della violenza domestica negli Stati Uniti e in Canada, essi costituiscono un distinto fenomeno (vedere tabella 1: Table 1.) Uno studio del 2008 basato in Massachusetts ha trovato che “sebbene gli immigrati costituiscano uno – stimato – 14% della popolazione statale, (essi, ciò nonostante,) costituiscono il 26% delle 180 morti per violenza domestica, avvenute fra il 1997 e il 2006.” [15]

Lenore Walker, autrice di The Battered Woman Syndrome,[16] ha concordato che gli immigrati fondamentalisti controllano e patrociniano le loro donne molto da vicino. “Date le strette regole, ci sono molti motivi per ucciderle”, ha detto. Walzer ha confermato la differenza fra vittima-perpetratore nei delitti d’onore, e nella violenza domestica ordinaria:

Nella violenza domestica ordinaria che coinvolge occidentali, è raro che i fratelli uccidano le sorelle o che cugini maschi uccidano cugine femmine. E mentre l’abuso sui bambini avviene nel senso che i padri possono uccidere bébé e bambini, è molto raro che i padri occidentali uccidano le figlie adolescenti.[17]

Esistono altre discrepanze. Walzer ha osservato che gli uomini occidentale sono più protesi a uccidere giovani bimbi piuttosto che bimbe, nella loro famiglia. “Donne con depressione post-parto uccidono i loro bébé, e uomini possono uccidere i loro bébé tramite la Sindrome del Bambino Scosso”, ha spiegato. Lei non sa di “un qualsiasi picchiatore che viene aiutato a commettere l’omicidio, (ovvero) da fratelli o cugini o da altri membri della famiglia. Occasionalmente, i parenti dell’uomo possono essere in casa quando l’omicidio avviene, ma è piuttosto raro secondo la mia esperienza.” [18]

La stampa ha riportato un numero di delitti d’onore negli Stati Uniti, Canada ed Europa. Questi casi mostrano che gli omicidi sono principalmente un crimine islamico-verso-islamica. (Vedere tabella 2 e tabella 3: Table 2 e Table 3.) Le vittime sono largamente figlie adolescenti o giovani donne. Ci sono mogli vittime, ma ad estensione minore. E, a differenza della maggior parte di violenza domestica occidentale, i delitti d’onore vengono accuratamente pianificati. La famiglia del perpetratore può avvisare la vittima ripetutamente, per un periodo di anni, che verrà uccisa se disonora la sua famiglia rifiutando di velarsi, rifiutando un matrimonio combinato, o diventando troppo occidentalizzata. Più importante, solo i delitti d’onore coinvolgono molteplici membri della famiglia. Padri, madri, cugini maschi, zii, e a volte persino nonni commettono l’omicidio, ma madri e sorelle possono complottare per l’omicidio. Alcune madri collaborano all’omicidio di prima persona e possono assistere nel passaggio all’atto. In alcuni casi, conduttori di taxi, vicini e membri della moschea impediscono alla donna presa di mira di fuggire, riferiscono alla famiglia di lei dove si trova, e conseguentemente cospirano per ostacolare le investigazioni di polizia.[19] Parenti molto anziani possono essere scelti per condurre l’omicidio al fine di limitare il tempo di detenzione, venissero presi.

Raramente la violenza domestica viene celebrata, persino dai suoi perpetratori. In Occidente, quelli che picchiano la moglie vengono ostracizzati. Qui, c’è un’importante differenza con i crimini d’onore. Gli islamici che commettono – o vi assistono – alla commissione dei delitti d’onore vedono questi delitti come eroici, e persino vedono l’omicidio come adempimento ad un’obbligazione religiosa. Uno studio turco sui prigionieri non trova stigma sociale attaccato agli omicidi.[20] Mentre organizzazioni di supporto (agli islamici) quali il CAIR denunciano il collegamento fra delitti d’onore e Islam, molti sceicchi predicano ancora che le donne disobbedienti devono essere punite. Pochi sceicchi condannano i delitti d’onore come anti-islamici. I delitti d’onore non vengono stigmatizzati.

DELITTI D’ONORE VIOLENZA DOMESTICA
Commessi principalmente da islamici verso ragazze e giovani donne islamiche Commessa da uomini di ogni fede, generalmente verso donne adulte
Commessi principalmente da padri contro le loro figlie adolescenti e figlie ventenni. Donne e sorelle più anziane possono pure essere vittime, ma meno sovente Commessa da mariti adulti verso mogli adulte o da maschi adulti verso la partner intima
Accuratamente pianificato. Minacce di morte sono spesso usate come mezzo di controllo L’assassinio è spesso non-pianificato ed è spontaneo
La pianificazione di un’esecuzione coinvolte molti membri della famiglia e può includere madri, sorelle, fratelli, maschi, cugini, zii, nonni, eccetera. Se la ragazza scappa, la famiglia allargata continua a cercarla per ucciderla L’assassinio è portato a termine da un uomo senza complicità familiare
La ragione data per il delitto d’onore è che la ragazza o la giovane donne ha “disonorato” la famiglia L’omicida evita di parlare di “onore”. La ragione dell’assassinio va dall’aver cucinato male qualcosa fino al sospetto d’infedeltà della donna, al tentativo della donna di proteggere i bambini dagli abusi di lui oppure per essersi recata dalle autorità a chiedere aiuto
Per almeno la metà dei casi, gli omicidi sono compiuti con ferocia barbarica. La vittima femmina è spesso stuprata, bruciata viva, lapidata o picchiata a morte, sgozzata, decapitata, pugnalata molte volte, soffocata lentamente, … Certi uomini picchiano la moglie fino alla morte, oppure le sparano o la pugnalano semplicemente
La famiglia estesa e la comunità valorizza il delitto d’onore. Evitano di condannare l’omicida, nel nome dell’Islam. Perlopiù i delitti d’onore sono considerati normativi L’omicida è visto come un criminale; nessuno lo difende come fosse un eroe. Questi uomini sono spesso considerati sociopatici, mentalmente malati, o cattivi
L’omicida non mostra rimorso. Invece, si considera una “vittima”, che si voleva difendere dalle azioni della ragazza e che tentava di ristabilire l’onore della famiglia Ogni tanto, rimorso o pentimento sono mostrati

OMICIDI RIPORTATI

Tabella 1: delitti d’onore in Nord America

Nome vittima (età) Anno, Località Nome dell’agressore / Origini (Religione) Motivo Metodo
Palestina Isa (16) 1989
St. Louis, MO
Maria e Zein Isa, genitori e sorelle li hanno incoraggiati / West Bank. (Islam) ‘Troppo americane’, rifiutavano di viaggiare con il padre -membro del gruppo terrorista Abu Nidal palestinese- quali ‘copertura’ Pugnalate 13 volte dal padre, mentre la madre le teneva ferme
Methal Dayem (22) 1999
Cleveland, OH
Yezen Dayem, Musa Saleh, cugini / West Bank. (Islam) Rifiutava di sposare cugino; frequentava College e voleva fare carriera come maestra Elementari; guidava auto in modo indipendente; ha rifiutato sua Cultura Due cugini le hanno sparato facendo un bagno di sangue
Lubaina Bhatti Ahmed (39) 1999
St. Clairsville, OH
Nawaz Ahmed, marito straniero / Pakistan (Islam) Voleva il divorzio. Gola tagliata; il padre di lei, la sorella e il figlioletto della sorella, pure sgozzati
Farah Khan (5) 1999
Toronto, Canada
Muhammed Khan, padre, e Kaneez Fatma, matrigna / Sconosciuto. (Islam) Sospetto che la figlia non fosse sua biologica. Le han tagliato la gola e han smembrato il suo corpo
Jawinder “Jassi” Kaur (25) 2000
Pakistan
Gruppo di uomini presi dal Malkiat Kaur, madre e zio Surjit Sing Badesha, / Canada/Pakistan (Sikhismo) Contro desideri dei ricchi genitori, sposato uomo di status-finanziario inferiore, guidatore di rickshaw pakistano Rapita e sgozzata
Shahpara Sayeed (33) 2000
Chicago, IL
Mohammad Harroon, marito / Pakistan (Islam) Motivo poco chiaro, ma discussioni da mesi Bruciata viva
Marlyn Hassan (29) 2002
Jersey City, NJ
Alim Hassan, marito / Guyana (moglie indù) (Islam) Moglie rifiutava di convertirsi all’Islam. Marito, meccanico, l’ha pugnalata (era incinta di due gemelli), e ha pugnalato anche la madre e la sorella di lei
Amandeep Singh Atwal (17) 2003
British Columbia, Canada
Rajinder Singh Atwal, madre / Est India (Sikhismo) Voleva che la figlia smettesse di vedere il compagno di classe non-sikh, Todd McIsaac Il padre ha pugnalato la figlia 11 volte
Hatice Peltek (39) 2004
Scottsville, NY
Ismail Peltek, marito / Turchia (Islam) È stata molestata dal cognato Pugnalata, presa a martellate assieme alle figlie
Aqsa Parvez (16) 2007
Toronto, Canada
Muhammad Parvez. padre, Waqas Parvez, fratello (Islam) / Sconosciuto Rifiutava di portare l’hijab. Strangolata
Amina Said (17) 2008
Irving, TX
Yaser Said, padre; madre assistente / Egitto (Islam) Scontenti dei suoi modi “occidentali” Le hanno sparato
Sarah Said (18) 2008
Irving, TX
Yaser Said, padre; madre assistente / Egitto (Islam) Scontenti dei suoi modi “occidentali” Le hanno sparato
Fauzia Mohammed (19) 2008
Henriettta, NY
Spronato dalla madre, Waheed Allah Mohammed, fratello / Afghanistan (Islam) ‘Troppo occidentale'; vestita in modo immodesto; piani per frequentare College a New York City Pugnalata
Sandeela Kanwal (25) 2008
Atlanta, GA
Chaudry Rashid, padre / Pakistan (Islam) Voleva il divorzio in seguito a matrimonio combinato Strangolata

In questi casi, l’età media delle vittime era 21,5 anni, e 10 sulle 14 ragazze erano figlie. Importante: in più della metà dei casi c’è stato il coinvolgimento di più aggressori. Manca una rilevante differenza fra i delitti d’onore perpetrati in Nord America e quelli perpetrati in Europa, e nemmeno la media d’età delle vittime in Europa (20 anni) differisce molto da quella delle vittime del Nord America (Vedi tabella 2).

Tabella 2: delitti d’onore in Europa

Nome della vittima Anno, Località Nome dell’agressore / Origini (Religione) Motivo Metodo
Surjit Athwal (27) 1998
attirata in India dall’Inghilterra
Bachan Athwal, madre della suocera, suo figlio e un altro parente / India (Sikhismo)) Aveva una relazione, e voleva il divorzio Attirata in India per un “matrimonio di famiglia” e strangolata
Rukhsana Naz (19) 1999
Inghilterra
Fratello e madre / Pakistan (Islam) Rifiutava il matrimonio combinato; incinta del suo innamorato Strangolata dal fratello mentre la madre la teneva ferma
Fadime Sahindal (32) 2002
Svezia
Padre e fratello / Kurdi di Turchia (Islam) Rifiutava il matrimonio combinato; incontrava un non-islamico; voleva un’Educazione superiore; cercava aiuto legale contro il padre e il fratello Le hanno sparato
Heshu Yones (16) 2002
Inghilterra
Abdalla Yones, padre / Iraq (Islam) Vedeva un cristiano; troppo “occidentale” Pugnalata; sgozzata
Sohane Benziane (17) 2002
Francia
Jamal Derrar, ex-fidanzato e compagno di scuola / Algeria (Islam) Troppo “occidentale” Stuprata, torturata, e bruciata viva
Anooshe Sediq Ghulam (22) 2002
Norvegia
Nasruddin Shamsi, marito / Afghanistan (Islam) Ha mancato di dar retta al marito; cercava il divorzio Le hanno sparato
Maja Bradaric (16) 2003
Paesi Bassi
Nipote e altri 3 / Bosnia (Islam) Usava Internet per trovare un ragazzo Bruciata a morte
Sahjda Bibi (21) 2003
Inghilterra
Rafaqat Hussain, cugino / Pakistan (Islam) Rifiutava matrimonio combinato Pugnalata 22 volte
Anita Gindha (22) 2003
Scozia
Parenti sospettati / Pakistan (Sikhismo) Sposato un non-sikh Strangolata
Shafilea Ahmed (16) 2003
Inghilterra
Parenti sospettati / Pakistan (Islam) Si opponeva ai piani dei genitori per un matrimonio combinato Strangolata o soffocata
“Gul” (32) 2004
Paesi Bassi
Marito /Afghanistan (Islam) Cercava il divorzio Le hanno sparato
Hatin Surucu (23) 2005
Germania
Tre fratelli / Turchia (Islam) È scappata da un matrimonio combinato; rifiutava di indossare il velo Le hanno sparato
Rudina Qinami (16) 2005
Albania
Padre / Albania (Islam) Ha accettato un passaggio da un non-parente Le hanno sparato
Banaz Mahmod (20) 2006
Inghilterra
Mahmod Mahmod, padre, suo zio Ari Mahmod / Kurdi dell’Iraq (Islam) Aveva una relazione Violentata e strangolata
Samaira Nazir (25) 2006
Inghilterra
Azhar Nazir, fratello e cugino / Pakistan (Islam) Innamorata di un rifugiato afghano; rifiutava di considerare un matrimonio combinato in Pakistan Pugnalata, sgozzata
Sazan Bajez-Abdullah (24) 2006
Germania
Kazim Mahmud, marito / Iraq (Islam) Si comportava in modo “immodesto” Pugnalata e le hanno dato fuoco
Sabia Rani (19) 2006
Inghilterra
Shazad Khan, marito e famiglia di lui / Pakistan (Islam) Voleva il divorzio Picchiata
Ghazala Khan (18) 2006
Danimarca
Fratello, padre e altri membri della famiglia / Pakistan (Islam) La famiglia non approvava il marito Le hanno sparato
Caneze Riaz (39) 2006
Inghilterra
Mohammed Riaz, marito / Pakistan (Islam) Troppo occidentalizzata Immolata
Sayrah Riaz (16) 2006
Inghilterra
Mohammed Riaz, padre/ Pakistan (Islam) Troppo occidentalizzata Immolata
Sophia Riaz (15) 2006
Inghilterra
Mohammed Riaz, padre / Pakistan (Islam) Troppo occidentalizzata Immolata
Alicia Riaz (10) 2006
Inghilterra
Mohammed Riaz, padre / Pakistan (Islam) Troppo occidentalizzata Immolata
Hannah Riaz (3) 2006
Inghilterra
Mohammed Riaz, padre / Pakistan (Islam) Troppo occidentalizzata Immolata
Hina Saleem (21) 2006
Italia
Padre e cognato / Pakistan (Islam) Non rispettava la Cultura pakistana, divorziata, indossava abiti che mostravano il diaframma Pugnalata
Sana Ali (17) 2007
Inghilterra
Marito / Pakistan (Islam) Ignoto, ma detectives considerano motivi d’onore Pugnalata
Morsal Obeidi (16) 2008
Germania
Ahmad Obeidi, fratello, e cugino / Afghanistan (Islam) Voleva troppa libertà; non apprezzava i Valori islamici Pugnalata

Sia in Nord America che in Europa, i membri familiari conducono i delitti d’onore con eccessiva violenza – pugnalando ripetutamente, stuprando, dando alle fiamme, e bastonando – in più della metà dei casi. Solo in scenari da killer seriale le donne occidentali vengono prese di mira con simile violenza; in questi casi, i perpetratori sono raramente membri della famiglia, e le loro vittime sono spesso estranee. Nonostante l’offuscamento dei gruppi di supporto islamici, questi casi studiati mostrano che i delitti d’onore sono piuttosto distinti dalla violenza domestica. Non tutti i delitti d’onore vengon perpetrati dagli islamici, ma la stragrande maggioranza lo sono. Il novanta percento degli omicidi per onore, mostrati nelle tabelle 2 e 3 erano islamici. In ogni caso, i perpetratori vedono le loro vittime come violanti regole di condotta religiosa, e (perciò) agiscono senza rimorso.

Mentre il numero degli esempi è esiguo, questo studio suggerisce che il delitto d’onore stia accelerando in Nord America, e che potrebbe relazionarsi al numero degli immigrati di prima generazione. Il problema è diverso, ma origina dall’immigrazione proveniente da Paesi e regioni a maggioranza islamica – i Territori palestinesi, le Regioni curde della Turchia e dell’Iraq, i Paesi a maggioranza islamica dei Balcani, il Bangladesh, l’Egitto, e l’Afghanistan. I pakistani si notano per la pluralità. Il comune denominatore in ogni caso non è la cultura ma è la religione.

Conflitto fra Morali culturali

Il problema che l’Occidente affronta è complesso. Gli islamici, i sikh, e gli induisti vedono l’onore e la moralità quale questione familiare collettiva. I diritti sono collettivi, non individuali. La famiglia, il clan, e i diritti tribali soppiantano i diritti umani individuali. [21]

Per questi gruppi, gli intellettuali e le élite invalidano l’assorbimento degli immigrati che arrivano da Paesi dove l’onore è una virtù comunitaria. Per esempio, le accuse di Islamofobia ostacolano la discussione e la formulazione politica, quando i politici cercano di affrontare i problemi che avvengono fra gli immigrati islamici. Pure, ci sono interventi legali in corso in Europa, casa di venti o trenta milioni di immigrati islamici e dei loro discendenti, per opposto ai forse quattro milioni (di immigrati islamici) negli Stati Uniti e in Canada. [22] La violenza collegata all’onore è, perciò, più visibile in Europa che in Nord America. Nel 2004, la Svezia ha tenuto una conferenza internazionale sui delitti d’onore, chiamando ad una “co-operazione internazionale” in merito alla questione. I partecipanti alla conferenza hanno concluso:

La violenza in nome dell’onore deve essere combattuta come ostacolo al godimento da parte delle donne dei diritti umani. Le interpretazioni di onore come fortemente legato alla castità femminile devono essere sfidate. Non può mai essere accettato che costumi, tradizioni, o considerazioni religiose vengano invocati per evitare obblighi relativi allo sradicamento della violenza contro donne e ragazze, inclusa la violenza in nome dell’onore. La violenza contro le donne deve essere affrontata da un punto di partenza basato sui diritti. … Misure dovrebbero essere prese nelle aree legislative, professionali, educative, e della salute e dei diritti relativi alla sessualità e alla salute. Il rispetto per il godimento da parte delle donne dei diritti umani è intrinsecamente legato alla Democrazia. Le convenzioni internazionali devono essere incorporate nella legislazione nazionale.[23]

Da allora ci sono state conferenze locali in Inghilterra, Francia e Germania. L’applicazione della legge ha iniziato a nascondere delle donne tramite programmi equivalenti a quelli del programma federale statunitense di protezione dei testimoni.[24] La Gran Bretagna ha passato una legge per rafforzare la polizia quando salva cittadine femmine britanniche, che sono state rapite e forzatamente sposate contro la loro volontà, da parte delle loro famiglie e (portate) abitualmente in Pakistan; la polizia le fa tornare in Gran Bretagna se le spose lo richiedono. C’è una speciale unità di polizia che ha a che fare con i matrimoni forzati e combinati di bambini. [25] Un nuovo movimento è pure sorto in Inghilterra, “One Law for All” (Una Legge per Tutti). Una campagna contro la legge della shari’a in Gran Bretagna “lanciata da Maryam Namazie, un richiamo che si oppone ai delitti d’onore, e ad altra violenza collegata all’onore. Ha lanciato questo movimento per opporsi ai tribunali della shari’a, in quanto discriminano contro le donne.[26] Inoltre, alle scuole nei Paesi Bassi è stato chiesto di “restare maggiormente sull’allerta in fatto di violenza in nome dell’onore”[27], in seguito ad una ricerca condotta per il Ministero dell’Integrazione.

L’applicazione della legge statunitense ha fatto tremendi progressi durante i passati quarant’anni, in merito a questioni legate alla violenza contro le donne. Comunque, non ci sono ancora rifugi per ragazze o donne picchiate che siano islamiche, induiste o sikh, le quali temono di essere uccise per onore. Un regolare rifugio per donne picchiate, non è specializzato in delitti d’onore, e nemmeno esistono disposizioni relative a famiglie affidatarie – che siano islamiche o altrimenti – che possano proteggere le ragazze prese di mira per essere ammazzate, da parte delle loro famiglie biologiche. Comunque, i critici si opporrebbero ad un qualsiasi intervento simile, in quanto (lo definirebbero una) forma di oppressione culturale, poiché molte vittime possono dover rinunciare alla loro identità al fine di rimanere vive.

Sarà più difficile salvare una donna islamica adulta dal delitto d’onore poiché un’immigrata adulta può non avere un qualsiasi contatto regolare con la gente esterna alla sua immediata famiglia. Solo se sopravvive alle ferite che richiedono attenzione medica, lei avrà contatto con estranei che possono tentare di aiutarla a salvarsi.

L’educazione religiosa può pure essere necessaria. Secondo questo studio, il 90% degli omicidi d’onore in Occidente vengono commessi da islamici contro islamiche. I perpetratori possono interpretare il Corano e l’Islam scorrettamente, sia per ragioni maliziose, o semplicemente perché sono ignoranti in merito ad un’esegesi islamica più tollerante, oppure perché fanno confluire costumi locali con la religione.

Qui, le associazioni americano-islamiche e canadesi-islamiche, potrebbero giocare un ruolo fintanto che cessano di offuscare – riconoscendole – le radici religiose del problema. Ora è tempo per gli sceicchi negli Stati Uniti e in Canada di dichiarare senza indugio che uccidere figlie, sorelle, mogli e cugine, è contro l’Islam. Un numero di avvocatesse femministe che lavorano per le donne picchiate, hanno dato credito a sceicchi filo-gini, i quali le hanno aiutate enormemente. Gli sceicchi dovrebbero pubblicamente identificare, condannare, e far vergognare i killer per onore. Quegli sceicchi che fanno resistenza, dovrebbero essere sfidati.

Per quanto riguarda questioni relative al terrorismo, coloro che applicano la legge e svolgono un servizio civile dovrebbero fare attenzione a quali attivisti islamici della comunità cercano di coinvolgere. Molte auto-descrittesi organizzazioni per i diritti civili – CAIR (Council for American Islamic Relations) o ISNA (Islamic Society of North America), per esempio – propendono per più radicali interpretazioni dell’Islam. Gruppi quali l’American Islamic Congress e l’American Islamic Forum for Democracy supportano l’eguaglianza di genere e di diritti umani, [28] ma poiché i loro sforzi contro il radicalismo sono in antagonismo con l’Arabia Saudita ed altre fonti finanziarie, essi spesso mancano di risorse (finanziarie). Fossero altrimenti finanziati, essi potrebbero voler assistere negli sforzi per educare gli islamici contro l’omicidio d’onore.

Le autorità statunitensi e canadesi per l’immigrazione dovrebbero pure essere consapevoli di questa questione. Essi dovrebbero informare potenziali immigranti islamici e nuovi cittadini islamici, che è contro la legge picchiare le ragazze e le donne, che i delitti d’onore sono dei crimini, e che sia gli assassini che i loro complici possono essere puniti, e lo saranno. L’equivalenza culturale non sarà una scusa, come lo è a volte in società più permissiva come la Gran Bretagna o i Paesi Bassi. Finché i gruppi di supporto islamista continueranno ad offuscare il problema, e gli ufficiali governativi e di polizia continueranno ad accettare versioni in accurate della realtà, le donne continueranno ad essere uccise per onore in Occidente, e simili omicidi possono persino accelerare. Abbandonato dalla legge occidentale, il loro sangue sarà nelle mani di (tutta) la società.

Phyllis Chesler è professoressa emerita di psicologia e studi sulla questione femminile presso il Richmond College della City University di New York, e co-fondatrice dell’Association for Women in Psychology (Associazione delle Donne in Psicologia) e della National Women’s Health Network (Rete Nazionale per la Salute delle Donne).

[1] Citazione relativa agli omicidi d’onore tratta da Ellen Francis Harris, Guarding the Secret: Palestinian Terrorism and a Father’s Murder of his Too-American Daughter (New York: Scribner, 1995); James Brandon e Salam Hafez, Crimes of the Community: Honor-Based Violence in the U.K. (Londra: The Centre for Social Cohesion, Gen. 2008), p. 13, 44; The Cleveland Plain Dealer, Luglio 22, 26, 2000; Pittsburgh Post-Gazette, Set. 13, 1999; CBC News, Apr. 22, 2004, Mar. 1, 2005; The Indian Express (New Delhi), Gen. 30, 2005; The Asian Pacific Post (Vancouver, B.C.), Luglio 24, 2003; Soundvision.com, Sound Vision Foundation, Bridgeview, Ill., Maggio 6, 2002; The New York Daily News, Luglio 31, 2002; Stabroek News (Georgetown, Guyana), Dic. 3, 2003; Canwest News Service (Don Mills, Ont.), Luglio 8, 2008; The Rochester Chronicle and Democrat, Apr. 25, 2004, Luglio 17, 2008; The Washington Times, Gen. 3, 2008; The Dallas Morning News, Gen. 6, 9, 2008; The Chicago Tribune, Luglio 8, 2008; CNN, Luglio 7, 2008; The Daily Mail (Londra), Maggio 2, Giugno 12, 2007, Gen. 8, 2008; The Observer (London), Ott. 8, 2000, Nov. 21, 2004, Giugno 20, 2006; The Daily Telegraph (Londra), Gen. 28, 2002, Feb. 27, 2005; CNN.com, Ott. 2, 2003; BBC News, Set. 30, 2003, Maggio 4, Nov. 19, 2004, Apr. 8, 2006, Gen. 8, 2008; TechCentralStation (TCS Daily), Feb. 2, 2005; Time (ed. europea), Ott. 11, 2004; CULCOM: Cultural Complexity in the New Norway, Feb. 17, 2006; Expatica (Amsterdam), Dic. 1, 2003, Apr. 27, 2005; The Times (Londra), Nov. 18, Dic. 4, 2004, Gen. 21, 2007, Feb. 3, Mar. 29, 2008; HiA Report, Humanity in Action Foundation, Washington, D.C., Giugno 29, 2006; Deutsche Welle Radio (Bonn), Maggio 1, 2005; The Guardian (Londra), Maggio 8, 2003, Luglio 15, 2006, Maggio 24, 2008; Stern Magazine (Amburgo), Ott. 4, 2007; Associated Press, Giugno 27, 2006; The Independent (Londra), Maggio 7, 2003, Feb. 21, 2007; The New York Times, Dic. 19, 2004, Dic. 4, 2005, Agosto 26, 2006; The Evening Standard (Londra), Maggio 14, 2007; United Press International, Luglio 3, 2003; The Sun (Londra), Gen. 23, 2008; FOX News, Gen. 5, 2007; International Herald Tribune (Parigi), Dic. 1, 2005; The Daily Times (Lahore), Luglio 3, 2004.

[2] “Capitolo 3: smettere con la Violenza contro le Donne e le Ragazze: ‘Honor’ Killings,” The State of World Population, 2000, United Nations Population Fund.
[3] IslamOnline.net, Gen. 11, 2007.
[4] The Daily Times, Sept. 20, 2008.
[5] Brandon e Hafez, Crimes of the Community, pp. 143-6.
[6] Yotam Feldner, “‘Honor’ Murders— Perché i Perpetratori se la scampano facilmente” Middle East Quarterly, Dic. 2000, pp. 41-50.
[7] Ibid.
[8] SoundVision.com, Aug. 24, 2000.
[9] Sheila Musaji, “La Morte di Aqsa Parvez ( Death of Aqsa Parvez ) dovrebbe essere una Chiamata interreligiosa ad agire”, The American Muslim, Dic. 14, 2007.
[10] Fox News.com, Dec. 12, 2007.
[11] CNN.com, July 9, 2008.
[12] FoxNews.com, Oct. 14, 2008.
[13] “Andamento degli Omicidi negli Stati Uniti: Intimate Homicide, 1976 -2005,” Dipartimento di Giustizia statunitense, Programmi dell’Ufficio di Giustizia, Ufficio di Statistica – della Giustizia, Luglio 11, 2007, accesso a Ott. 2, 2008.
[14] Unni Wikan, “The Honor Culture,” Karl-Olov Arnstberg e Phil Holmes, trascritto, accesso a Set. 23, 2008, originalmente pubblicato quale as En Fraga Om Hedre (Una Questione d’Onore), Cajsa Mitchell, trascrizione. (Stoccolma: Ordfront Forlag AB, 2005), accesso a Dic. 12, 2008.
[15] The Boston Globe, Sept. 12, 2008.
[16] New York: Springer, 1984.
[17] Intervista e-mail dell’autore con Lenore Walker, Set. 27, 2008.
[18] Ibid.
[19] Brandon e Hafez, Crimes of the Community, p. 94.
[20] Today’s Zaman, July 12, 2008.
[21] Wikan, “The Honor Culture.” (La Cultura dell’Onore)
[22] Daniel Pipes, “Chi ha più Terrorismo islamista, l’Europa o l’America? ( Which Has More Islamist Terrorism )”, The Jerusalem Post, Luglio 3, 2008.
[23] “Combattere la Violenza patriarcale contro le Donne – Focalizzazione sulla Violenza in nome dell’Onore”, Ministero della Giustizia svedese, e Ministero degli Affari Esteri svedese, Stoccolma, Dic. 7-8, 2004, p. 51.
[24] International Herald Tribune, ed. Hong Kong, Oct. 20, 1997; The Observer, Nov. 21, 2004; “So-called Honor Crimes,” (Cosiddetti Crimini d’Onore) Comitato per le eguali Opportunità fra Donne e Uomini, Concilio d’Europa, Parigi e Bruxelles, Mar. 7, 2003.
[25] Brandon e Hafez, Crimes of the Community, pp. 13, 44.
[26] E-mail dell’autore con Maryam Namazie, Dic. 1, 2008.
[27] Nederlands Dagblad (Barneveld), Nov. 19, 2008; Islam in Europe, Nov. 19, 2008.
[28]Milestones,” (Pietre miliari), website dell’American Islamic Congress, accesso a Dic. 10, 2008; “Founding Principles and Resolutions,” (Cercando i Principi e le Soluzioni), website dell’American Islamic Forum for Democracy, accesso a Dic. 10, 2008.

An analyst of gender issues in the Middle East, a psychotherapist and a feminist, Phyllis Chesler co-founded the Association for Women in Psychology in 1969, the National Women’s Health Network in 1975, and is emerita professor of psychology at The City University of New York. She has published 15 books, most recently An American Bride in Kabul (2013) which won the National Jewish Book Award for 2013. Chesler’s articles have appeared in numerous publications, including the Middle East Quarterly, Encyclopedia Judaica, International Herald Tribune, National Review, New York Times, Times of London, Washington Post and Weekly Standard. Based on her studies about honor killings among Muslims and Hindus, she has served as an expert courtroom witness for women facing honor-based violence. Her works have been translated into 13 languages. Follow Phyllis Chesler on Twitter @Phyllischesler
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